E' polemica sull'ultimo comizio, i candidati attaccano Brucchi: «Occuperemo il palco»

TERAMO – E’ scontro su chi dovrà chiudere la campagna elettorale con l’ultmo comizio in piazza Martiri. A far scatenare la polemica è stata la nota con cui la segreteria alettorale del sindaco Maurizio Brucchi ha comunicato che, tra gli appuntamenti degli ultimi giorni, c’è anche il comizio di chiusura di venerdì 23, dalle 22 alle 23. Apriti cielo! I "grillini" sono stati i primi a insorgere, con il candidato sindaco Fabio Berardini che annuncia azioni eclatanti, non ultima "l’occupazione del palco dei comizi", sottolineando al’unisono con Gianluca Pomante, candidato dei Movimenti pretuziani, «l’ennesimo atto di arroganza del sindaco Brucchi». «Brucchi sa di perdere – ha commentato Pomante – e cerca di salvare l’ultima figuraccia scegliendo autonomamente di parlare per ultimo per non essere attaccato: Ma ha i miunti contati». La polemica si accende perchè le altre forze politiche in corsa chiedono il sorteggio. Anzi: il Movimento 5 Stelle riferisce di aver avuto garanzie che sarebbe stato effettuato oggi, la segreteria di Pomante è stata informata, dalla stessa fonte dei grillini ovvero i vigili urbani, che sarebbero stati convocati domani per sorteggiare. Brucchi in tarda mattinata ha preso posizione, ricordando agli altri mandatari elettorali che un accordo sul’ordine dei comizi di chiusura è stato preso dagli stessi partecipanti alla riunione in prefettura e che comunque esistono indicazioni precise da parte della prefettura nelle prescrizioni inviate nel preavviso di disciplina dell’uso delle piazze. In esso Brucchi cita il paragrafo in cui «nel caso vengano prenotati comizi per lo stesso luogo e alla medesima ora, avrà la prcedenza chi ha dato prima il preavviso (che risulterà dal timbro data e dal protocollo apposti dal Comune sulla domanda), anche tramite posta certificata». Come a dire che la prenotazione per quell’orario c’è in Comune e sicuramente è arrivata prima delle altre… Dunque per Brucchi non c’è necessità o previsione di sorteggio. In ogni caso, non sarà l’ultimo a parlare, perchè contrariamente alla vox populi fatta girare in questi giorni sull’orario di inizio del silenzio elettorale (addirittura scomodando una ordinanza del prefetto che ovviamente non c’è), da che elezioni sono elezioni, il silenzio elettorale scatta dopo la mezzanotte e non alle 22. In ogni caso, dopo il comizio di Brucchi c’è ancora lo spazio di un’ora…